Il mezzo... Hobie island

Con una lunghezza di circa 5 metri e una superficie velica di poco più di 6 m², questo trimarano è stabile e sicuro, ideale per escursioni in acque interne e marine, perfetto per chi cerca avventura, pesca o semplicemente un modo divertente e versatile per esplorare l’acqua.
Il trimarano Hobie Adventure Island modello 2017 è un'imbarcazione singola straordinaria che unisce la versatilità di un kayak alle emozioni della vela e alla comodità della propulsione a pedali.
Accessibile sia ai principianti che ai velisti esperti, si distingue per il rapido allestimento e la facilità d'uso.
Questo modello è facilmente richiudibile e trasportabile su rimorchio, con un tempo di montaggio di 15-20 minuti.
Il sistema di propulsione MirageDrive consente di pedalare senza usare le mani, permettendo di muoversi anche quando il vento cala.
È dotato di una deriva mobile che può essere sollevata, consentendo di esplorare acque poco profonde e di spiaggiare il trimarano per dormire su spiagge inesplorate.
Gli ampi spazi per il carico includono un vano nella prua e un serbatoio posteriore capiente per attrezzature o rifornimenti. Ho riempito l’interno della barca con molte bottiglie d’acqua vuote per creare una riserva di galleggiamento in caso di falla o rottura dello scafo in plastica.
Ho aggiunto due reti trampolino per estendere lo spazio calpestabile e di carico, fissandovi sacche stagne e tutto ciò che deve rimanere a portata di mano.
La seduta è molto comoda e permette di navigare e pedalare per 8-9 ore senza alcun fastidio.

La vela principale è una randa avvolgibile sull'albero in carbonio di 5 metri; l'albero è rotante e senza boma, e permette una rapida e sicura riduzione della vela, dotata di stecche verticali che ne garantiscono ottimo supporto ed efficienza.
Il timone e la deriva retrattile assicurano stabilità e controllo anche con vento laterale. Non è una barca pensata per la bolina stretta, ma pedalando si aumenta il vento apparente, riuscendo a strigere l’angolo di bolina fino a 50-55° con randa piena e venti fino a 12-14 nodi. Quando si inizia a ridurre la randa, invece, la barca stringe molto di meno.
Ho aggiunto al piano velico originale un piccolo fiocco issabile con una drizza a circuito chiuso, che permette di sollevare o abbassare il fiocco per cercare il vento più in alto in caso di brezza leggera.
Sul mio trimarano è anche possibile sostituire il fiocco con un gennaker, utilizzabile con venti fino a 12-14 nodi; lo uso poco perché in Croazia la brezza pomeridiana supera spesso i 14-16 nodi, e gestire il gennaker diventa complicato.
Ho sostituito la randa originale, dotata di stecche inclinate, con una realizzata dal velaio con stecche completamente verticali, poiché il sistema delle stecche inclinate dava spesso problemi nella chiusura parziale della vela.
Durante i miei viaggi in Croazia, nel pomeriggio si alza spesso una forte termica con venti di poppa; in queste condizioni chiudo leggermente la randa per dare aria piena al fiocco, alleggerendo il timone e stabilizzando la barca. In questo modo si evita la straozza, spostando il centro velico più a prua, e si controlla meglio il surf sulle onde quando crescono nel pomeriggio e in serata, dopo che la termica ha soffiato per ore.

Piano velico:

Quello che all'inizio è stato un gioco quasi ridicolo, spostare un autopilota per barche a vela su questo trimarano "giocattolo", è poi diventato un grande alleato per le lunghe navigazioni costiere.
L'autopilota è un Raymarine ST2000+ con un attuatore a vite senza fine; l'ho posizionato sul braccio laterale sinistro, costruendo un sistema intricato di cime e bozzelli che demoltiplica la grande escursione del pilota (pensato per barche a vela) adattandolo al piccolo trimarano. Dopo alcune interminabili prove e modifiche, ora funziona perfettamente e mi ha accompagnato in funzione per l’80% del mio viaggio da Monfalcone a Lastovo, per circa 300 miglia nautiche. Durante il viaggio da Trieste a Dubrovnik, invece, è andato in avaria più volte a causa di infiltrazioni di umidità e condensa.
L'autopilota è molto comodo e permette di rilassarsi o fare altro mentre la barca naviga in perfetta autonomia. Tiene perfettamente la rotta con venti leggeri, mentre tende a essere meno preciso al lasco con onda e vento più forte. Con le altre andature, però, si comporta molto bene anche con vento moderato.

Autopilota:

Autonomia energetica e sistema fotovoltaico:

Per l’energia a bordo uso due batterie per kayak PoweryMax da 10 Ah ciascuna; sono batterie agli ioni di litio di ottima qualità e affidabilità.
Il sistema in corrente continua a 12 V alimenta il GPS cartografico e l’autopilota durante la navigazione. Una batteria è collocata in una scatola stagna a bordo, mentre l’altra, collegata tramite cavi esterni, è posizionata nella tasca del sedile in modo da poterla staccare e portare in tenda per la ricarica notturna di smartphone, macchina fotografica, luci per la tenda, ecc.
Le batterie si caricano attraverso un pannello solare da 90 W fissato a poppa, collegato a un regolatore di carica Victron. Si possono caricare una alla volta e, durante l’uso quotidiano, si può scegliere se alimentare il sistema con la batteria in carica o con quella già caricata, gestendo così manualmente il livello di carica in base alle necessità e al meteo.
Il sistema di carica è contenuto in una scatola stagna removibile fissata a poppa.
Bisogna prestare un minimo di attenzione nella gestione dei consumi, ma in una giornata soleggiata il sistema è sufficiente per caricare entrambe le batterie e contemporaneamente fornire alimentazione continua a GPS e autopilota.

Prima dell’ultima avventura ho modificato la prua aggiungendo un bompresso in alluminio. L’ho appoggiato sulla plastica e imbullonato alle viti della maniglia di alaggio, affogate nella plastica. Il bompresso è utile per aumentare lo spazio fra fiocco e randa, che in alcune andature risultava troppo limitato, causando una perdita di efficienza delle vele.
Con il fiocco issato la barca stringe un po’ meno il vento, ma in caso si può sempre ammainare e navigare usando solo la randa. Nelle andature al traverso, lasco e poppa pieno, il fiocco aumenta la velocità di questo piccolo trimarano di circa il 30-35%.

Modifiche strutturali:

Domande Frequenti

Quali sono i tuoi mezzi?

Utilizzo kayak a pedali e a remi, trimarano Hobie con vela e pedali e una piccola barca a vela

Quali sono le tue prossime idee di viaggio?

Sì, condivido le mie esperienze di viaggio e fotografie sul sito, ispirando altri viaggiatori.